Considerazioni

Pensieri in libertà

(6 Agosto 2013):


Molto spesso chi ricorre ad una dieta, soprattutto dimagrante, ha preso una decisione rimandata da tempo, e come impulso immediato decide di stravolgere le proprie abitudini alimentari e di vedere sulla bilancia effetti immediati che giustifichino anche la sola idea, che spesso rimane tale, di perdere peso. Inizia un circolo vizioso che prevede quasi sempre stress psico-fisico: il fisico viene improvvisamente privato in qualità e quantità di molti alimenti, e la mente attribuisce a queste privazioni una valenza tale che il pensiero predominante della giornata rimane l'orario dell'assunzione del cibo.

Il risultato è quello di vivere la dieta come punizione assoluta che ci porterà al premio finale di qualche chilo in meno. Questo risultato purtroppo, raggiunto con enorme sacrificio, spesso ha una durata limitata, e in poco tempo riusciamo a rimettere quei chili persi e forse ad aggiungerne altri.

Il motivo di questo fallimento è facilmente immaginabile. Abbiamo tentato di stravolgere le nostre abitudini alimentari, di violentarci improvvisamente come una sorta di autopunizione per il peso accumulato nel tempo. Vivere con ansia queste privazioni ci porta a compensare con la necessità di vedere i risultati immediatamente.

Le mode oggi si rincorrono anche tra le diete, visto che il mercato è estremamente redditizio. Oggi vanno molto le diete iperproteiche, un tempo quelle che si limitavano a pochi alimenti scelti, senza dimenticare quella del minestrone, fatta di accozzaglie di verdure bollite da assumere a volontà.

Tutte queste diete rivendicano in nome del loro autore la scelta opportuna di determinati alimenti a scapito di altri, la cui combinazione sancisce il risultato positivo dimagrante: nulla di più falso. La verità è che tutte sono accomunate da una restrizione calorica che arriva a suggerire l'assunzione di cibo per una quantità di 900-1000 Kcal al giorno. E' logico ottenere calo ponderale rapido, rispetto alle calorie che eravamo abituati ad assumere, queste sono quasi da fame. Un altro suggerimento che va tanto di moda, è quello di far assumere a volontà determinati alimenti in determinati orari della giornata; esempio: Insalata di lattuga (porzione libera) Petto di pollo 120, Finocchi e carote cotti al vapore ( porzione libera) ecc...

Considerazioni...

Se è vero che dieta vuol dire stile di vita, è vero anche che dieta dimagrante significa correzione di questo stile con riduzione dell'apporto calorico. Proporre sbobbe che ti fanno dimagrire con una alimentazione da seguire per alcune settimane, o comunque per il tempo adatto ad ottenere il calo di peso voluto è estremamente diseducativo e destinato al fallimento. Se poi suggeriamo che esistono alimenti che possono essere assunti liberamente, non facciamo altro che suggerire al malcapitato che il suo stile dietetico era sbagliato, perché non sapeva limitarsi nell'abuso del cibo, e per curarlo lo incitiamo a perseverare in questo errore e a continuare a ritenere possibili questi abusi con cibi in 'porzione libera' ma indicati da noi. Quindi non cercherò di educarti all'assunzione moderata e comunque gratificante dei cibi che ti piacciono, ma ti rafforzo le cattive abitudine e ti punisco con cibi che difficilmente rientreranno col tempo tra gli alimenti che adotterai nella dieta.

Precisazioni...

Lo spirito che l'autore ha utilizzato per l'elaborazione delle diete con Eye To Food è una logica conseguenza delle affermazioni precedenti. Si è stabilito di non escludere, nella maggiorparte delle tipologie di dieta, alcun alimento, e in particolare:
la sola dieta Disintossicante prevede l'esclusione automatica dall'elenco degli alimenti, di alcune voci come per esempio l'alcol, mentre per le altre, come quella per Diabetici è presente anche il cioccolato che verrà automaticamente limitato nella proposta di consumo. Gli Smiles
Smiles smiles smiles sono un tentativo di suggerimento dei cibi più o meno adatti. Nella dieta per Diabetici, gli smiles rossi sono molto presenti nei vari giorni della settimana, questo perchè si è voluto evitare di ottenere una dieta eccessivamente proteica a vantaggio dei grassi da assumere, che pur sconsigliati di per sè nel diabete, sono comunque limitati automaticamente nella quantità.

Conclusioni...

A ciascuno il suo metabolismo e la sua genetica. dna
Questi due fattori stabiliscono al 90% il nostro peso. Correggere l'alimentazione e ridurre l'apporto calorico si può e si deve fare per il proprio benessere, ma è necessario porre dei limiti.
Partire dall'idea che dobbiamo rientrare a tutti i costi in quella determinata gonna o in quel determinato pantalone è sbagliato in partenza. Immaginare di rivivere la prestanza fisica dei 20 anni senza fare i conti con la genetica significa sottoscrivere l'ennesimo fallimento. Anche pensare di diventare 'magri' quando gran parte della nostra esistenza ci ha visto in sovrappeso, può essere fonte di stress illusorio. Se accettiamo che la dieta è riequilibrio, iniziamo con le nostre aspettative, e definiamo quali risultati credibili e soprattutto possibili dobbiamo raggiungere. In altre parole cerchiamo di eliminare l'eccesso, impariamo questo equilibrio, accettiamo il risultato finale.

Esempio

Come impostare la dieta:
Si possono utilizzare le diete suggerite dall'autore e/o personalizzarle con gli alimenti preferiti. Per evitare di squilibrare l'apporto di macromolecole e vitamine si suggerisce di non stravolgerle completamente o comunque di verificare che i sostituti rispettino questi valori.

Prima di utilizzare Eye To Food conviene scrivere per sette giorni i cibi e soprattutto le quantità che si assumono.
A tale scopo è possibile scaricarsi da questo sito il template adatto.
Questo servirà a chi elabora la dieta a capire le abitudini e soprattutto gli abusi che il paziente fa. E' necessario che questi dati siano i più veritieri possibile, quindi sollecitare il paziente a non 'mentire' o a sottovalutare omissioni che ritiene di poca importanza.
 
Stabilire lo step e i risultati da raggiungere: uomo -Peso 84 Kg - Età 56 anni -Peso ideale 64 Kg. E' inimmaginabile fare una dieta che preveda 20 Kg in meno in un unico step. Quindi primo step di – 6 Kg in un tempo di 90 giorni. Si sconsigliano diete restrittive che facciano perdere più di 500 g alla settimana. Il secondo step prevederà – 4 Kg sempre in 90 giorni. Nel primo step è più facile perdere peso. A questo punto il paziente dovrebbe aver raggiunto il peso di 74 Kg. Perdere altri 4 Kg non sarà molto facile ma provarci con – 4 Kg in altri 90 giorni può servire. Ora ci si chiede: ma il peso forma è di 64 Kg, che faccio continuo. La scelta è condizionata dalle valutazioni di cui sopra, prendere il peso forma come riferimento assoluto è sbagliato, quindi, dopo le dovute valutazioni, concordare con il paziente il da farsi.
In generale alla fine di ciascuna dieta si ricorre ad una di mantenimento. Ma questo è contrario allo spirito del programma Eye To Food: infatti non facendo rinunciare al paziente l'assunzione dei suoi cibi preferiti, ma avendolo in qualche modo rieducato al loro utilizzo, la dieta di mantenimento è semplicemente la prosecuzione dell'ultima dieta
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